giovedì 6 novembre 2014

FLORINDO RUBBETTINO: MATERA PUÒ CAMBIARE IL SUD



                               
                             l'editore Florindo Rubbettino
  
  Matera 2019 ha una dimensione non soltanto lucana. Ma nazionale e internazionale. Ecco il dato di spicco, a meno di un mese dalla proclamazione del 17 ottobre, data destinata a rimanere nella storia.
Per Matera il mondo della cultura mostra una particolare sensibilità e una straordinaria attenzione. Era proprio questo il traguardo atteso. Anzi la svolta auspicata.
  La città dei Sassi ha dunque  un ruolo guida. Capace prima di tutto di ribaltare  quella marginalità del Sud tanto scomoda quanto ingiustificata.
  La Rubbettino editore, la storica casa editrice calabrese nata dagli sforzi e dalle intuizioni di Rosario Rubbettino, non esita a cogliere il significato della scelta che fa di Matera una città simbolo. La conferma viene da questa intervista a Florindo Rubbettino, erede della tradizione culturale che ha caratterizzato la prestigiosa struttura.

"Matera rappresenta in fondo quello che Expo2015 rappresenta per Milano, una vetrina unica e un’occasione imperdibile per il Sud Italia. L’importante è che il Sud non sprechi questa occasione ma sappia affrontare con coraggio le sfide che la modernità pone specie per quanto riguarda i percorsi culturali e i flussi turistici. Il rischio maggiore è che, come spesso accade dalle nostre parti, tutto finisca per confluire nell’onnipresente dibattito identitario, fatto spesso, peraltro, di luoghi comuni, identità prêt-à-porter e vere e proprie invenzioni della tradizione. Matera 2019 rappresenta un’occasione per smettere di guardarsi l’ombelico e indurre a sollevare lo sguardo verso l’ampia realtà che ci circonda."

Matera costituisce indubbiamente uno stimolo con il suo enorme bagaglio di storia, arte, costume e religiosità. I Sassi sono, tuttavia,  il segno della storia che non si cancella.

  "I Sassi sono il segno di una storia rovesciata. Il segno di una maledizione che diventa benedizione. Da segno di povertà, da emblema di un Sud, Africa d’Italia, a segno di un Sud che cerca il riscatto proprio a partire da quella storia e da quel racconto collettivo di cui i Sassi rappresentano un tassello importante."

-  Cosa dovrà fare, anzi cosa potrà fare il Mezzogiorno per Matera 2019 e per la Basilicata, scrigno di grandi risorse messe a disposizione del Paese.

  "Il Sud dovrà avviare una riflessione seria e priva di slogan pubblicitari che poi non portano a nulla per quanto riguarda il turismo e la cultura come modello di sviluppo. I recenti dati Svimez sono drammatici e fotografano un Sud a rischio desertificazione. La cultura può diventare un volano dell’economia ma i beni culturali per essere ammirati e apprezzati devono poter essere fruiti e per essere fruiti vanno custoditi, restaurati e soprattutto resi accessibili.
  La valorizzazione del patrimonio culturale non passa solo attraverso qualche cartellone messo qua e là ma passa soprattutto attraverso un serio progetto di riqualificazione urbana delle nostre città (spesso brutte, sporche e fatiscenti), dei centri storici (sempre più abbandonati e sempre meno fruibili) e soprattutto attraverso la riqualificazione (ma si dovrebbe dire “costruzione”) di una rete infrastrutturale materiale degna di un Paese occidentale del Terzo Millennio."

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