mercoledì 4 luglio 2012

MAGIA DI UN FIORE

Orchidea nel faggeto di Moliterno (foto R.De Rosa)
In tempi di crisi come questo che stiamo vivendo sembra quasi sorprendente che una pianta, nel Parco nazionale dell'Appennino lucano, possa diventare oggetto di interesse e addirittura rappresentare  una vera prospettiva di crescita. 
A sollecitare una riflessione del genere è stato il convegno nazionale sulle orchidee selvatiche, che si é svolto recentemente a Viggiano, il centro della Val d'Agri diventato sinonimo di petrolio. Convegno promosso dall'Ente Parco e organizzato dal Giros, l'associazione dei ricercatori sulle orchidee selvatiche.
Il convegno é riuscito ad attrarre sull'argomento un'attenzione qualificata, a livello nazionale, ed a mettere insieme gli scopi della ricerca con il turismo, gli  interessi degli studiosi di una materia francamente poco conosciuta con l'esigenza di  divulgare il Parco, costruendo un vero momento di dibattito che si mostra ricco di spunti e di proposte vere.
La Basilicata, si apprende, é ricca di questo meraviglioso fiore, al punto da mobilitare ambienti universitari  italiani e stranieri fino a  coinvolgere nomi di tutto rilievo nel campo.
Per giunta emerge anche un momento imprevisto e inedito: le tante categorie di orchidee selvatiche hanno formato un gruppo di esperti dotati di sensibilità  scientifica e di notevole capacità di affrontare i nodi del problema legato all'habitat. Questa Basilicata del petrolio e dell' acqua ha risorse da vendere. É il caso di dirlo. Allora perché non decolla? Potrebbe essere regione leader in un Sud dimenticato, diventare punta di diamante per una  economia innovativa e un turismo fondato su premesse che non siano il mordi e fuggi. Se ció non accade bisogna chiedersi quali sono le ragioni. É inevitabile. 



IL CONVEGNO DEL G.I.R.O.S.
Il convegno del G.I.R.O.S. (gruppo italiano di ricerca orchidee selvatiche) ha avuto lo scopo di  divulgare le specie di orchidee presenti in Basilicata e in particolare nel Parco nazionale dell'Appennino lucano. Fare in modo che la gente sappia e conosca, oltre  a promuovere quel turismo legato alle peculiarità dell'ambiente e del paesaggio. Ecco il messaggio che viene dal convegno.
Orchidee da un lato e caratteristiche della Basilicata dall'altro.
Molta attenzione é stata dedicata alla Ophrys argolica subsp pollinensis una specie endemica, molto presente tra Basilicata e Calabria, che rapprenta uno degli elementi di spicco per gli studiosi, non solo italiani, intervenuti al Convegno di Viggiano.
É emerso tra l'altro che la Basilicata é tra le regioni italiane piú ricche di orchidee, come conferma  Antonio Romano studioso ed osservatore attento di questa specie, oggetto di studi di livello scientifico. Addirittura c'é la tendenza ad approfondire  il DNA delle orchidee per individuare caratteristiche e particolarità della pianta che vive,  diciamo, in simbiosi con funghi e  con determinati insetti, considerati dei veri manipolatori delle "fisionomia" di questo fiore.
Tra l'altro la zona del Parco nazionale dell'Appennino lucano riesce a mostrare una gamma vastissima di orchidee sulle quali si  orientano gli sguardi degli specialisti, italiani e stranieri, interessati a scoprire determinate verità, ancora avvolte da molta incertezza.





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