giovedì 17 novembre 2022

POLLINO UN MIX DI NATURA E SCIENZA


Pascoli estivi al Colle Gaudolino - foto R. De Rosa - riproduzione riservata


Probabilmente è questa la definizione appropriata per la più grande area protetta italiana, se si considera la natura del dibattito in corso con iniziative di un certo rilievo e le prospettive che si aprono. 

A Matera da registrare l’ormai prossima due giorni dedicata al turismo delle origini nel Parco nazionale, mentre a Castelluccio un centro del massiccio calabro lucano riprende il dibattito su Vincenzo Caporale, il medico scienziato di Viggianello, che aveva richiamato su di sé l’attenzione di ambienti scientifici di Napoli, di Roma e non solo. 

Uomo di primissimo piano legato alla sua terra al punto da rinunciare all’offerta di dirigere importanti ospedali che gli era stata fatta negli anni Trenta quando la fama di Caporale aveva ormai superato i confini della Basilicata. Non accettava l’idea di abbandonare le sue ricerche sul cancro  e soprattutto di allontanarsi dai suoi pazienti che lo stimavano e lo amano tuttora a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa. 

Un fenomeno capace di far parlare di sé ancora oggi, come rileva il Presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, riconoscendo il prestigio di una medicina ancora priva dei formidabili mezzi diagnostici e terapeutici del nostro tempo. 

Dotato di una straordinaria bontà d’animo e di uno spiccato senso della solidarietà per i più poveri ed i diseredati, Caporale era considerato dai suoi pazienti il medico per eccellenza, capace di affrontare con successo casi ritenuti irrisolvibili da altri suoi colleghi. 

La vicenda di Angelina, la bimba delle campagne del Pollino che aveva riportato una grave frattura al malleolo con conseguente riduzione della lunghezza della gamba, fa discutere ancora. Fu Vincenzo Caporale a intervenire con successo quando tutto ormai sembrava non più risolvibile.

Il premio Caporale, sostiene la vice sindaca di Rotonda Maria Giulia De Cristofaro, è un richiamo alla scienza e alla figura del grande medico, di cui esistono ancora oggi i suoi studi con documenti importanti relativi sua attività. 

Gli aspetti scientifici legati al Parco nazionale sono, tuttavia, davvero numerosi se si considera soltanto il valore delle alte quote e la possibilità di aprire nuovi orizzonti a proposito delle erbe officinali del Pollino, destinate ad avere un futuro sia nel campo naturalistico che in quello della ricerca scientifica. Un settore considerato prioritario anche dall’industria farmaceutica.  

Inevitabile il richiamo alle due regioni, Basilicata e Calabria, al Governo perché la presenza del Parco nazionale possa rappresentare davvero un elemento di svolta nella vita delle comunità del Sud, anzitutto.  

   

                            


Rotonda(PZ) - foto R. De Rosa - Riproduzione riservata 

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