mercoledì 12 maggio 2021

PIU' VICINA LA ZES IONICA?



Sembra compiere un passo importante, forse risolutivo, la Zes ionica interregionale Puglia Basilicata, la Zona economica speciale di cui si discute da tempo ma che ora entra in una fase più concreta. 

Il tavolo tecnico, al quale ha partecipato tra gli altri l’assessore alle Attività produttive della Basilicata, Francesco Cupparo, ha indicato alcune priorità alle quali attribuire il necessario risalto. Anzitutto il ruolo  di Ferrandina snodo naturale strategico con il porto di Taranto, precisa una nota, senza escludere un'ampia interlocuzione con Governo e forze sociali. 

La Val Basento sarà un retroporto del porto di Taranto, sostiene a sua volta il senatore Pasquale Pepe che recentemente ha avuto dei contatti con l’autorità portuale tarantina ai fini della logistica, al centro di un ampio interesse. Strade e collegamenti sono infatti il punto cardine per dare corpo a una svolta che abbia carattere di assoluta concretezza, ben oltre la sfera dei buoni propositi. 

Ed è proprio la logistica a determinare in prospettiva, questo almeno  l’auspicio,  una ricaduta sulla vicenda Val Basento, una delle zone della Basilicata con un tormentato iter industriale dei decenni scorsi, inserita nella mappa nazionale dei siti a maggiore inquinamento da bonificare in tempi non lunghi, considerato che la questione è sul tappeto non da oggi. Peraltro i finanziamenti per  attuare l’obiettivo esistono e si rischia di perderli di nuovo. 

Il percorso della Zes, ha precisato inoltre Cupparo, impone un cambio di passo anche dal punto di vista della normativa esistente. E’ dunque un evento di tutto risalto, anche per questo motivo.

“Un movimento di merci che arrivano e merci che vanno, un tema importante quello del retroporto” osserva  Pepe facendo rilevare che il traguardo della Zes, oltre alla questione  delle infrastrutture, implica comunque un largo impegno sul piano politico istituzionale. 

Il Governo Draghi ha stanziato 600 milioni di euro per avviare il discorso infrastrutture a livello nazionale nell’ambito appunto dell’attuazione delle Zes, da Trieste alla Sicilia. Cosa andrà alla Zes Ionica interregionale e in particolare alla Basilicata, nel suo rapporto con la Puglia? La riunione odierna a livello di Regione pone la questione come punto di forza nel quadro delle iniziative da adottare, nella speranza di cominciare a costruire almeno i presupposti essenziali per una economia dell'intera area su basi nuove . Certo molto dipenderà anche dalle scelte del Ministero del Sud e della coesione territoriale e dalle volontà politiche, problema tutt'altro che marginale. Per la Basilicata far sentire la sua voce è un dovere anzitutto nei confronti dei suoi abitanti. Non una opzione qualunque. 

Contatti sono previsti nei prossimi giorni.   


Nessun commento:

Posta un commento