mercoledì 6 gennaio 2021

NOI AL SERVIZIO DI ELK RIVER


                            




La pubblicazione della mappa dei siti candidati a ricevere il deposito nazionale di scorie radioattive è soltanto una tappa nell’interminabile cammino del nucleare italiano, punteggiato di mille incertezze e di altrettante operazioni condotte in gran segreto per decenni da chi è preposto all’opera ciclopica di decommissioning che costerà al Paese la modica somma di 900 milioni di euro oltre alla spesa degli anni scorsi. Così come Scanzano nel 2003 fu un altro dei tanti punti di arrivo e di partenza nella vicenda della “sistemazione” delle scorie che cova da tempo.  

Rimane in piedi tuttavia un dato sconcertante, a dir poco: i potenziali siti nell’area lucana e pugliese sono situati tutte in zone a elevato rischio sismico, a cominciare da quelle del potentino per finire alla Murgia materano pugliese, e non solo. Non è una novità.

Il nucleare nel Mezzogiorno ha radici antiche, tutte immerse nel mistero più fitto. A tratti squarciato da qualche timida rivelazione, pronunciata a denti stretti, da chi aveva e ha tuttora le mani in pasta. 

Ricordo nei primi anni Ottanta le mie visite sporadiche in Trisaia, a Rotondella sulla costa lucana dello Jonio,  alla ricerca di uno straccio di notizia e di qualche informazione che potesse in certo modo far luce nel buio pesto dei mille silenzi. Fin tanto che a svelare alcune verità fu un libro strabiliante, edito da Einaudi, con un titolo altrettanto forte e sconvolgente: Il costo della menzogna, Italia nucleare 1945 - 68  di Mario Silvestri. 

In quel libro è raccontata tra l’altro la storia della nascita della Trisaia e dell’impianto Itrec, una sigla fino a ieri praticamente sconosciuta ai più: l’Itrec è l’impianto per il trattamento e il riprocessamento del combustibile nucleare esausto che con una procedura chimico fisica riattiva le barre di combustibile. La potente struttura è stata poi al centro di una inchiesta avviata negli anni Ottanta dal Procuratore della Repubblica di Matera dell’epoca, Nicola Maria Pace, in cui sono inserite le conclusioni di un pool di esperti, guidati dall’allora capitano dei carabinieri Zaccaria, che definì l’impianto Itrec un illecito, per il modo con cui era stato gestito, tranne che per qualche mese - fu precisato - sotto la guida dell’ing. Simonetta Raffaele. 

Da dove prese il via l’idea di questo santuario del nucleare a due passi dal mare? Il tutto nacque da una offerta del Governo italiano dell’epoca agli States di inviare le navi sulla costa del Pacifico per prelevare le barre esauste nella centrale di Elk River nel Minnesota, trasportarle a Taranto e di lì a Rotondella. Percorso inverso per riportarle negli Usa. 

Tragitto pericolosissimo. Cosa sarebbe accaduto se le navi  con quel carico di morte e distruzione fossero affondate o avessero avuto un incidente nel percorso?   

Questa è storia di ieri, sempre attuale ovvio. Oggi ritorna l’incubo del deposito nazionale di scorie radioattive in Basilicata, con la netta opposizione della Regione, mentre l’onda lunga della condanna per il NO scorie circola in alcune trasmissioni, a cominciare da Tra poco in edicola, su Rai Radio Uno, dove i lucani insorti nel 2003 contro la scelta del deposito a Terzo Cavone, sullo ionio, sono stati considerati degli irresponsabili o, meglio, degli insensati fuori dal mondo. La critica di alcuni personaggi altolocati si abbatte anche sui titoli dei giornali e sui politici contrari al deposito in questa regione del Mezzogiorno, il più grande serbatoio di greggio in terra ferma in Europa. Questo sfugge a lor signori. La Basilicata ha per giunta due zone ad altissimo tasso di inquinamento inserite nella mappa nazionale dei siti da bonificare. Quando?

Una regione, fiore all’occhiello per le sue risorse ambientali, per la sua storia, capitale europea della cultura per il 2019 rischia di diventare una pattumiera nazionale con la perdita di tutte le sue peculiarità e del suo futuro. Sarebbe una rinuncia all’identità di una terra, una pericolosa e ignobile manipolazione. 

 

  

  

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