lunedì 24 giugno 2019

ECCO MATERA 2019


                             
Matera (foto Vito De Rosa)


Entusiasmo alle stelle. Il patrimonio naturale, paesaggistico, ambientale della città dei Sassi è un ingrediente indispensabile per guardare avanti, ma non solo per i materani o per i lucani. Quanto per l’intero Sud che deve considerare l’anno della cultura un mix di storia, tradizioni, costume. Di scienza. Un grande potenziale per la ripresa e  un valore aggiunto da non trascurare per il futuro.
Così alla Lopa (un bellissimo sotterraneo scavato nel tufo, proprio nel cuore dell’antico quartiere materano) la mostra di fotografie e di video di Cataldo Albano diventa occasione per dare impulso a un dibattito che Francesco Lenoci, docente di economia alla Cattolica di Milano, rilancia con una serie di parole d’ordine. Anzitutto il senso del bello che il mondo fantastico e struggente dei Sassi alimenta  con un messaggio agli artigiani, agli imprenditori, a chi è chiamato a credere nel futuro per aprire le porte del domani. Ai giovani, indubbiamente.
Come Expo 2015 per Milano, così l’anno della Capitale europea della cultura rappresenta per Matera un potente motore di crescita e una prospettiva di sviluppo da non trascurare affatto. Lenoci porta con sé una ondata di ottimismo che impone scelte e comportamenti e dimostra soprattutto quanto Matera sia oggi sotto gli occhi di una platea enorme per dimensioni e interessi. Non limitata a un ambito geografico ristretto, ma capace di coinvolgere uomini e donne di ogni latitudine e di ogni cultura.
Ai tempi di Carlo Levi e del suo Cristo un traguardo del genere non era immaginabile. Apparteneva al massimo al mondo dei sogni. 

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