LA
UIL VARA UN PROGETTO AMBIZIOSO: LO ANNUNCIA IL
SEGRETARIO CARMINE VACCARO
Il 23 luglio sarà una data da ricordare. La UIL ha convocato in Basilicata due nomi di tutto prestigio: Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, e Federico Rampini, economista. Terranno una conferenza stampa per illustrare al governo della Basilicata e a quello nazionale il progetto della UIL, che tende a porre al centro di un vasto interesse le principali risorse naturali di questa terra: acqua, boschi e petrolio.
L'iniziativa
è del Segretario regionale, Carmine Vaccaro, e tende a superare
quella che il sindacato definisce una pesante situazione di stallo
nei settori trainanti dell'economia, con riflessi sull'occupazione. E
ciò anche dopo l'arrivo in Basilicata del Ministro Graziano Delrio.
“La
crisi ha superato anche la logica del dualismo, Nord Sud. Noi avevamo
proposto tante cose e tra queste l'istituzione di un Ministero per il
Mezzogiorno. Ci troviamo di fronte a Matera Capitale della Cultura
senza infrastrutture, senza aeroporto. Ma è tutta la Basilicata ad
avere un deficit strutturale.
Non
c'è un punto di approdo, sulla Bari Napoli. E' un disegno quello
tendente a espropriare la Basilicata di tutto, eppure il contributo
di questa terra al Paese non è certo poca cosa.”
Il
sindacato cosa si appresta a fare in presenza di una situazione del
genere?
“Abbiamo
scritto una lettera al Presidente del Consiglio chiedendogli di dare
alla Basilicata il peso che merita: la Lauria Potenza Candela è nel
libro dei sogni. Sarebbe questa la nuova piattaforma logistica del
Mediterraneo. Noi abbiamo rivendicato che il raddoppio di questa
arteria e il completamento di altre opere importanti sono da
considerare un salto di qualità non da nulla per la Basilicata e
l'intero Mezzogiorno.
Il
Ministro Delrio ha assunto l'impegno di creare un collegamento di
Melfi con l'alta velocità Bari Napoli. E' un impegno che il Ministro
ha formalmente preso. Nei prossimi anni si prevede, tra l'altro, un
forte incremento di visitatori a Matera, e quindi la città e
l'intera regione debbono essere messe in condizioni di dare
ospitalità di livello ai numerosi turisti e visitatori, in
prevalenza stranieri. La Basilicata si misura direi con problemi
inediti.”
Il
sindacato, in questa che si annuncia come una mobilitazione di
rilievo, potrà contare su uno spirito unitario?
“In
Basilicata c'è una tradizione unitaria da non sottovalutare, che
probabilmente rappresenta un esempio per il resto del Paese.
Ecco
perchè, a maggior ragione, chiediamo che il governo tenga conto di
tutto questo.”
Parti
importanti del sindacato rivolgono critiche severe alla classe
dirigente, a livello locale e nazionale. Eppure non ci sono risposte
adeguate. Non si muove nulla, in effetti.
“Io
credo che tutto dipende dalla qualità della classe dirigente e dalla
sua volontà. Ci sono persone poco attente, forse distratte dalle
mediazioni politiche, forse spinte lontano da mille altre questioni
che non coincidono con le esigenze dei giovani, della gente. Delle
popolazioni stesse.
La
politica dovrebbe guardare al bene comune: se non ripristiniamo
corrette relazioni e un confronto costruttivo ma serrato con
istituzioni e politica, non avremo risultati.
C'è
intanto un dato importante: nei prossimi sette anni arriveranno in
Basilicata oltre tre miliardi e mezzo di euro da utilizzare al
meglio, pena un decadimento irreversibile dell'intero tessuto
produttivo che potrebbe tradursi in una sorta di sconfitta.
Questi
soldi dovranno servire a sollecitare una svolta vera. Anzitutto
riuscire a cambiare la mentalità della distribuzione a pioggia delle
risorse.
Sicchè
la nostra proposta è fondamentalmente questa. L'acqua, il bosco e il
petrolio, le nostre maggiori risorse, debbono tradursi in altrettanti
momenti di una economia concreta, non su piccole basi ma secondo
progetti di ampio respiro.”
A
proposito delle risorse ambientali e dei Parchi. Il Pollino a più di
venti anni dalla sua istituzione non ha ancora il piano del Parco,
strumento indispensabile per il governo dell'area protetta. Perchè,
ci si chiede.
“Perchè
non sono in molti ad avere compreso l'importanza del massiccio
calabro lucano in uno scacchiere che va ben oltre i suoi confini
geografici. L'importanza del Pollino, ancora oggi, non è nota a
molti. Non sono in molti a crederci, tutt'altro.
Non
c'è stato mai nessun soggetto che abbia avuto a cuore questa grande
realtà. Mi capitò un giorno di vedere in televisione una
pubblicità: tra il cielo e i monti c'è il Veneto. Mi chiesi: ma
perchè non c'è mai la Basilicata tra il cielo e i monti? Perchè
nessuno ci crede. Qual è la forza che noi abbiamo nei confronti del
governo? E' pari a zero. Sarà tale fino a quando non costruiremo
alternative vere a questo disinteresse.
Il
23 luglio, alle 10,3 0, verranno in Basilicata il prof. Giuseppe De
Rita e Federico Rampini, economista. Terranno una conferenza stampa
per parlare delle risorse di questa regione. Se lo dico io non ha
valore...”
Ci
sarà chi è disposto ad ascoltare?
“E'
questa l'unica vera, grande possibilità per il lavoro, per il lavoro
ai giovani. Credo che avere scelto personaggi di quella levatura
rappresenti un dato significativo.
Mi
chiedo: perchè la Basilicata non può decollare come il Trentino ad
esempio? Ecco la domanda che mi pongo e che porremo. Dalla
rivoluzione democratica bisogna passare alla rivoluzione culturale se
si vogliono perseguire obiettivi credibili. Il sindacato, dal canto
suo, è fermamente deciso a proseguire su questa strada”
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