domenica 29 dicembre 2013

CONTANO I RISULTATI, NON I NOMI



C'è sorpresa in alcuni ambienti per l'esito delle consultazioni del Presidente Marcello Pittella che hanno determinato la scelta di un governo per la Basilicata tutto composto da esterni. Un governo che dovrá assolutamente garantire non solo la tenuta di questa regione, ma il suo prestigio e il suo peso nazionale e internazionale. Un ruolo guida finora mai svolto dalla terra più importante e, al tempo stesso paradossalmente, meno conosciuta in Italia. Ben pochi riconoscono, infatti, alla Basilicata la funzione centrale che essa riveste se non altro per essere il più grande giacimento di greggio in terra ferma, in tutta l'Europa.
Pittella, in un messaggio su facebook, lo ha detto subito dopo la firma dei decreti di nomina dei nuovi assessori: "la Basilicata ha bisogno di sprovincializzarsi e di guardare con fiducia all'Europa". 
Giustissimo, uscire dalla provincia politicamente e socialmente angusta, incapace di grandi slanci, di visioni strategiche all'altezza dei tempi, è infatti il primo obiettivo di questa terra che deve smettere di accontentarsi della pesante marginalità legata finora ad una condizione subalterna che ha pesato e pesa sui lucani come una maledizione. Un disastro vero e proprio. Una sciagura insomma. Marginalità in tutto: nel lavoro, nella crescita dell'economia, nel destino dei giovani costretti tutti (tranne rare e fortunate eccezioni) ad andare via.
Prima della sua elezione il presidente Pittella aveva ravvisato queste ed altre necessitá che si concretizzano nel suo programma di rivoluzione democratica. Parole e programmi destinati a rappresentare un'assunzione di responsabilità, ma una responsabilità grande e anzi grandissima. Senza alcun precedente, è il caso dirlo, dal primo presidente della Basilicata, il democristiano Vincenzo Verrastro, fino ai nostri giorni.
Ciò non significa far da garante in nome e per conto di Pittella. Significa piuttosto sottolineare l'entità della posta in gioco che Marcello Pittella ha individuato e realizzato. Con coraggio e determinazione. Non vi è dubbio. 
Senz'altro ad avere un peso sulle scelte e sui programmi è la presenza in Europa di Gianni Pittella, fratello del Presidente. A ben riflettere questo è un altro dato di prima misura e di assoluto rilievo. Un dato inedito da mettere a frutto immediatamente e sviluppare con autentico decisionismo. Il prestigio che la Basilicata potrá avere in seguito a un dialogo costante e costruttivo con l'Europa coincide esattamente con l'obiettivo di valorizzare, in chiave non localistica, tutte, davvero tutte le potenzialitá dei lucani e della loro terra. 
C'è da avere fiducia, in definitiva, in un uomo che continua a credere nel suo dinamismo, nella sua volontá  di fare, anche a costo di stravolgere vecchi e inutili schemi. Antiche baronie. Assurde incrostazioni di potere che hanno tolto alla Basilicata ogni prospettiva. 

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