un momento della giornata
"Istituzionalizzati"
è un termine inconsueto: sta a indicare una miriade di bambini in
tenera etá che non hanno famiglia e vengono per questo affidati alle
istituzioni, appunto. Nel mondo non si sa quanti sono, coperti da una
indifferenza totale per il loro destino. Quasi fossero oggetti messi
da parte, in attesa di una mano generosa che possa in qualche modo
affidarli a quelle famiglie in lista di attesa per poterli adottare e
garantire loro un futuro di affetti, al riparo dalla solitudine, un
male del nostro tempo.
Un
dramma umano, una sorta di consuetudine del l'abbandono che interessa
le popolazioni dell'Africa, ma anche tanti paesi della moderna e
civilissima Europa.
Un
dramma che emerge dai retroscena di un libro "I
fili
dell'amore" pubblicato dal
gruppo di volontariato della chiesa di Sant'Anna a Potenza, in
occasione della giornata delle famiglie adottive, in un clima di
festa ma che non è valso a dissipare quella terribile cappa di
incertezza e di oscurantismo destinata a pesare sul futuro di chi
vive un disastro umano di proporzioni assai rilevanti: non avere una
famiglia d'origine. Anzi, essere stati rifiutati, buttati via.
Trattati come oggetti di cui disfarsi, peggio ancora.
Il
libro, frutto di un lungo lavoro di Donata Larocca, di analisi e
assemblaggio delle varie esperienze presentate, è un contributo alla
conoscenza del mondo, spesso inspiegabile e forse misterioso, delle
adozioni. La parrocchia di Sant'Anna ha una struttura che opera a
livello internazionale in questo campo e ogni anno celebra l'evento
per invitare quanti attendono un bimbo da adottare a essere sempre
più numerosi. Numerosi e incoraggiati da una volontá di riuscire a
superare i tanti ostacoli burocratici, enormi e spesso
insormontabili.
La
prefazione è di Anna Genni Miliotti, toscana di origine. Una donna
che è riuscita a fare della sua passione per i bambini, un vero e
proprio lavoro. Una occupazione stabile. Un punto di riferimento
nella sua vita.
In
chiusura le pagine curate da Mirella Schiavone, avvocato, impegnata
nel CVS di Sant'Anna. Un contributo lucido e mirato alla conoscenza
della storia delle adozioni prima di tutto. Dall'antichità fino ai
nostri giorni con dettagli poco conosciuti.
Un
libro finalizzato anche ad aprire un dibattito in campo giuridico su
questo argomento, al quale il legislatore non sembra voler dedicare
un interesse qualificato e costante. Farebbe bene il Parlamento a
valutare con maggiore attenzione, tra le pieghe della crisi, il
fenomeno di chi attende di essere adottato e di chi mostra la
disponibilitá di compiere un gesto dai riflessi inevitabili sulla
vita, non solo dei singoli. Ma di una intera comunitá.
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