domenica 19 gennaio 2020

NON SI PUO' MORIRE DI "TIFO"



E’ finito in tragedia lo scontro tra opposte tifoserie di Rionero in Vulture e Melfi, in Basilicata. 
Un operaio di 39 anni ha perso la vita investito da un’auto probabilmente guidata da sostenitori del Melfi, per rancori maturati addirittura prima dell'inizio della partita tra le due squadre di calcio. Altri quattro supporter sono rimasti feriti nel corso di una violenta lite. Uno è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al San Carlo di Potenza.
E’ accaduto nel pomeriggio, quando la furia omicida ha duramente contrapposto tifosi rivali. 
Succede purtroppo in una terra fino a ieri considerata isola felice, dagli stessi inquirenti che hanno convocato d’urgenza per domani mattina il comitato per l’ordine e la sicurezza a Potenza, per giunta a pochi giorni dalla terribile aggressione a danno di una giovane donna omosessuale, per mano di alcuni ragazzi che l’hanno insultata e derisa, per poi passare a vie di fatto molto più dure.
Le due cittadine a Nord del capoluogo di regione sono letteralmente blindate per scongiurare pericolose azioni di rivalsa, con carabinieri e polizia che vigilano per le strade dei due centri.
Quali misure dovrà prendere il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato in Prefettura? Difficile prevederlo se si considera che questo repentino degenerare dei contrasti, a vari livelli e non solo in ambito sportivo, ha radici nel cuore di una società, fino a ieri considerata dormiente. Che oggi sembra svegliarsi nel peggiore dei modi.  


   

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