CAMBIARE LA POLITICA ECONOMICA, AFFIDATA ALL'AUSTERITA'. MA NON SOLO
“Cambiare
l'Europa per salvarla, questo il mio obiettivo. Costruire l'Europa
politica, l'Europa federale e cambiare la politica economica che oggi
è stata totalmente affidata alla cieca e sorda austerità.”
Gianni
Pittella, Vice Presidente Vicario del Parlamento europeo, lancia la
sua sfida davanti a migliaia di persone che lo ascoltano e lo seguono
in questa difficile campagna elettorale, in vista del 25 maggio, una
data che potrà rappresentare una svolta. Forse anche un cambiamento
di rotta se alla guida di questo colosso dovesse andare un uomo del
Sud, un lucano che si è fatta strada. Una delle menti migliori del
vecchio continente.
A tu
per tu con la gente, Pittella parla del clima ispirato alla sfiducia
e denuncia il rischio di un passaggio alla lira, un vero disastro per
la svalutazione, l'inflazione galoppante. Sarebbe l'inizio della fine
con l'Italia in condizioni peggiori della Grecia e l'impossibilità
di dare forza alla ripresa, con enormi danni per l'occupazione.
I suoi
non sono comizi vecchia maniera. Ma interventi a voce alta insieme
alla gente perchè il tutto risulti un parlare agli elettori in modo
aperto.
E così
l'Europa delle nazioni deve coincidere con la solidarietà e la
produttività, abolendo difese di campanile e discutibili
arroccamenti.
Grillo
e Berlusconi sono i due obiettivi. Rappresentano cioè il segno di
una opposizione preconcetta. Nata dal bisogno di guadagnare voti e
finanche incapace di misurarsi con le verità che premono. Verità
ineludibili, non solo come la vicenda dell'euro ma anche come il
ruolo dei Paesi membri per scoraggiare i trafficanti di persone, gli
scafisti, pronti ad affrontare le tempeste pur di mettere insieme un
carico umano di disperati.
La
nuova Europa dovrà dunque avere ruoli e finalità ben precisi:
anzitutto la qualità della crescita che non potrà farsi attendere
con una corretta sintonia tra le diverse realtà produttive destinate
a forme di autentica interazione.
Prima
di Gianni Pittella sul palco si fanno strada le voci dei
protagonisti: dal professore universitario all'attore, alla giovane
ricercatrice in uno degli ambiti più avanzati. Le biotecnologie. Un
settore che fa compiere alla Basilicata un autentico salto di stile e
di qualità. I tempi della gente a dorso di mulo e del Cristo si è
fermato a Eboli sono lontani anni luce. La mano tesa dell'Europa è
più di un incentivo. Di una sollecitazione forte. Rappresenta una
spinta propulsiva da governare con capacità e intelligenza. E la
gente ci sta perchè vede orizzonti diversi. I giovani lo sanno.
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