Quasi sempre la schiavitù è donna.
Quando si parla di schiavitù ritornano in mente i suicidi di bambine
e di adolescenti dell'Afghanistan, che preferiscono spesso togliersi
la vita pur di non finire nelle mani di un marito aguzzino al quale
le hanno destinate i calcoli dei genitori, spesso nella necessità di
sdebitarsi “offrendo” una figlia in sposa a un'altra famiglia.
Orribile! Cose neppure degne della barbarie oscurantista.
Ma il bello è (bello si fa per dire)
che la schiavitù oggi stenta a scomparire finanche dalla stessa
Basilicata, regione modello di un Sud diverso dal passato. Donne
costrette a stare in casa, offese, violentate, minacciate e messe
alla gogna se non proprio additate come prostitute perchè
intenzionate a fuggire lontano non appena il marito padrone
dimentica di vigilare adeguatamente sull'uso della loro libertà.
Accade ogni giorno purtroppo anche in alcuni centri del Parco
nazionale dell'Appennino lucano. Ultimo episodio in ordine di tempo:
una giovane donna colpita a calci e pugni e addirittura sollevata da
terra dal marito per essere defenestrata a causa della sua volontà
di uscire dal tunnel della schiavitù. Si, quest'uomo ha tentato di
farle fare finanche un volo di una ventina di metri per ucciderla
prima che andasse via di casa con i suoi due figli. Per fortuna
l'intervento di una coinquilina ha scongiurato il peggio. Intanto
l'aguzzino è ancora libero. Ritorna a casa, pranza, dedica il suo
tempo di disoccupato volontario a esplorare il telefonino della donna
per accertarsi che non ci siano contatti con altre persone. La moglie
purtroppo tace per non creare traumi ai figli, in tenera età,
costretti ad assistere all'uragano di botte e di parolacce con cui
tratta la loro mamma.
Le forze dell'ordine hanno avvertito il
mostro dicendogli di non mettere in atto alcuna violenza altrimenti
lo avrebbero arrestato. Ma non fanno più di tanto in assenza di una
precisa denuncia della donna che indichi per iscritto uno per uno gli
abusi perpetrati a suo danno.
Ma non è questo l'unico caso di
violenza cieca e di schiavitù in una terra sciagurata dove mariti
padrone, uomini senza dignità, parassiti per vocazione mostrano i
muscoli alle loro donne, assolutamente indifese. “Non servi neppure
a....quello” ha esclamato il marito di una straniera costretta dal
consorte ad andar via di casa perchè non provvede ai suoi bisogni! E
le si scaglia continuamente contro giacchè la donna non mette a sua
disposizione il denaro guadagnato che usa per sostenere un figlio
rimasto nell'America centrale.
Storie di violenza e di crudeltà.
Storie amare, indecenti. Ma soprattutto inaccettabili davanti alle
quali la coscienza si ribella. Le ragazze dell'Afghanistan come
alcune donne lucane? Possibile, certo. Anzi terribilmente vero.
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