venerdì 28 ottobre 2011

DA PACE A "MEXICO": IL CAMMINO TORTUOSO VERSO LA VERITA' SU ELISA

Nei sotterranei della vicenda di Elisa Claps, dove purtroppo è ancora buio pesto, s'intersecano due nomi: quello dell'ex ispettore di PS, Donato Pace, oggi a capo delle Forze della Municipalità potentina (i vigili urbani)  e di un ex agente dei Servizi, in codice “Mexico” che, abbandonata la sua vecchia occupazione, si è trasferito in una località del Centro Italia da dove ha rilasciato più di qualche intervista con alcune circostanziate informazioni al vaglio della magistratura salernitana. "Mexico" ha svelato un particolare agghiacciante: già nel 1997, se non prima, gli uomini dell'intelligence erano a conoscenza del luogo dove si trovava il corpo di Elisa Claps e di molti altri dettagli, sui quali hanno taciuto. 
Tra i punti di partenza del complicato iter per l'accertamento dei mille retroscena c'è il rapporto di Donato Pace, redatto nientemeno che la sera successiva alla scomparsa di Elisa, vale a dire il 13 settembre del 1993, in cui Pace fa sapere al suo diretto superiore Luigi Grimaldi, dettagli sconvolgenti sulla figura del giovane Danilo, che da soli avrebbero potuto determinare una svolta netta nelle indagini evitando la farsa della presunta fuga all'estero della studentessa potentina. Il rapporto fatto pervenire all'Agenzia Ansa a giugno 2010, non prima, suscita non poche perplessità, ed è anzi un tassello fin troppo contorto della terribile vicenda. La “nota riservata di polizia”, ufficialmente redatta da Pace, è un modello perfetto di come si può scrivere non solo un rapporto ma un pezzo di cronaca che non avrebbe difficoltà a essere ospitato sulle colonne del Corriere della Sera: ineccepibile nella forma e nella sostanza, perfetto nella punteggiatura con appropriato linguaggio il “rapporto” fa di Pace un valido giornalista. Un linguista sorprendentemente colto. Un fine narratore. Complimenti dunque a Donato Pace! Se non che, a voler raffrontare questa nota riservata con altre informative dello stesso Pace, spiccano molti divari e sostanziali differenze sul piano della organizzazione del periodo, sull'uso di grammatica e sintassi per non dire altro... Non solo: se si dà per scontata la paternità del rapporto, allora perchè questo documento non ha prodotto mai alcun effetto? Domanda senza risposta, e non è certamente l'unica.
Emerge e si consolida dunque un quadro a tinte fosche che don Marcello Cozzi, autorevole esponente di Libera, non esita a definire inquietante chiedendo una svolta nelle indagini e una serie di accertamenti capaci di fare piena luce sulla terribile vicenda dei silenzi legati all'omicidio di Elisa Claps. Ma anche  sulle tante coperture!
                                                                                                                    Rocco De Rosa     

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