sabato 25 gennaio 2025

27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2025

                        



Siamo uomini, apparteniamo alla stessa famiglia umana a cui appartennero i nostri carnefici. Davanti all’enormità della loro colpa ci sentiamo anche noi cittadini di Sodoma e Gomorra; non riusciamo a sentirci estranei all’accusa che un giudice extraterreno, sulla scorta della nostra stessa testimonianza, eleverebbe contro l’umanità intera.

Siamo figli di quell’Europa dove è Auschwitz: siamo vissuti in quel secolo in cui la scienza è stata curvata, ed ha partorito il codice razziale e le camere a gas. Chi può dirsi sicuro di essere immune dall’infezione?

Ed altro ancora rimane da dire: cose dolorose e dure, che, a chi ha letto Les armes de la nuit, non suoneranno nuove. E’ vanità chiamare gloriosa la morte delle innumerevoli vittime dei campi di sterminio. Non era gloriosa: era una morte inerme e nuda, ignominiosa e immonda.” 


Primo Levi - Così fu Auschwitz - Einaudi Super ET

giovedì 23 gennaio 2025

RUBANO LA SEDIA A ROTELLE A UN DISABILE. E' ACCADUTO IN PIEMONTE


                                               

                           

                           

                                                    La Vita in diretta - Alberto Matano 
      



Un evento così tetro, vile e inqualificabile è difficile trovarlo scavando tra le cronache, anche le peggiori in grado di documentare fatti sconcertanti. 

A Fabrizio, un giovane disabile di Torino che si avvale di una  sedia a rotelle per uscire, per muoversi, per vivere in effetti, è stata rubata la carrozzina con un gesto che non ha paragoni. Mai accaduto.  Alla base non solo il senso del ladrocinio, quanto la perversione vera. 

Il caso è stato ampiamente sottolineato nel corso della trasmissione di Rai Uno La Vita in diretta, condotta da Alberto Matano con grande equilibrio e autentica professionalità, bisogna riconoscerlo. Una trasmissione destinata a percorrere i sentieri impervi dei fatti di cronaca all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. 

L’appello rivolto dallo stesso Fabrizio ai ladri, con tono decisamente umano e senza quel livore che un gesto simile avrebbe suscitato in qualunque essere, è di una umanità assoluta: voi avete le gambe per camminare e spostarvi. Io ho soltanto la sedia a rotelle che mi avete sottratto. Per questo vi prego di restituirmela. 

Una vicenda penosa, non trovo aggettivi per illustrarla. Una storia da imbecilli che credono in qualunque forma di ladrocinio equivalente a un “arricchimento”, una sorta di spregevole “valore aggiunto” di cui appropriarsi. 

Solidarietà a Fabrizio, totale e incondizionata. Ma anche un invito ai ladri a indossare gli abiti di quella umanità irrinunciabile. Almeno una volta soltanto, questa volta, per non avere vergogna di sé stessi.

mercoledì 15 gennaio 2025

ORNELLA PAROLINI ALLA GUIDA DELL'IRCCS DI CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA




                             


La prof. Ornella Parolini


Per la  prima volta una donna alla guida del prestigioso Istituto di cura e ricerca di Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di Padre Pio a san Giovanni Rotondo. 

Si tratta della professoressa Ornella Parolini, 61 anni, biologa, professore Ordinario all’Università di Brescia con un curriculum assolutamente di tutto rilievo: dalla laurea a Milano  fino alle numerose attività svolte in Italia e all’estero in qualità di ricercatrice e di responsabile di strutture di peso internazionale. Tra gli incarichi anche quello di responsabile del Laboratorio di Diagnostica Molecolare delle Immunodeficienze Primarie di Vienna. 

La prof. Parolini ha insegnato anche a Pechino. La nomina di direttore Scientifico dell’IRCCS di Casa Sollievo corrisponde esattamente al disegno di Padre Pio che aveva indicato l’Ospedale di san Giovanni Rotondo come uno degli approdi per la qualità degli studi in campo medico e in quello delle prestazioni da fornire ai pazienti di qualunque estrazione sociale, senza alcuna distinzione tra ricchi e poveri, o tra persone colte e analfabeti.

La presenza di Casa Sollievo nel cuore del Mezzogiorno rappresenta oltretutto un punto di forza per abbattere le distanze tra Nord e Sud, un passo concreto per annullare il divario tra centro e periferia della scienza che fino a ieri pesava come un macigno sul Meridione.


sabato 11 gennaio 2025

TRA URANIO E PLUTONIO LA TRISAIA DI ROTONDELLA



                               



Alle soglie del Duemila il capitano dei carabinieri Antonio Zaccaria, su richiesta della Procura di Matera , stila un dettagliato rapporto con al centro la Trisaia di Rotondella, il suo funzionamento, le ripercussioni sull’ambiente ed i rischi inevitabili per la salute umana. 

“L’impianto di Rotondella non ha mai funzionato, tranne solo per due mesi, quando era diretto dall’ing. Raffaele Simonetta nel 1976. Subito dopo vi furono due incidenti nucleari.  Da quel momento l’impianto è stato sempre in manutenzione, con tutti i sistemi di sicurezza inefficienti.”

Allo scopo di illustrare nei dettagli caratteristiche e finalità del centro nucleare sulla costa ionica lucana l’ufficiale precisa: “ L’impianto di Rotondella agisce per via chimica, quello di Saluggia ( Vercelli) altrettanto ma in maniera diversa: si ottiene sempre plutonio ed uranio 235, perfettamente utilizzabili per fini militari.” 

Tradotta in termini comprensibili questa affermazione sta a significare nient’altro se non un riferimento alla bomba atomica. Non ci sono dubbi nè può esserci una diversa interpretazione giacchè la frase è scritta di pugno da Zaccaria e non può essere intesa come il prodotto di una manipolazione da parte di terzi. 

L’indagine, come si vede, ha un respiro molto ampio nazionale e internazionale, e chiama in causa finanche l’Iraq.

L’ITREC una sorta di deposito al servizio di paesi esteri? Non è da escludere: “Quando il combustibile si esaurisce l’uranio si è trasformato in prodotto di fissione - aggiunge l’ufficiale - la barra viene sostituita ed inviata all’ITREC. La barra viene quindi stoccata in piscina affinché si raffreddi, ovvero occorre far decadere i prodotti di fissione (i cosiddetti “veleni” non altrimenti impiegabili). Poi viene portata nella cella di lavorazione, ambiente stagno rispetto all’esterno per esigenze di radioprotezione.” 

Esigenze di radioprotezione, termini che pesano ed hanno un significato ben definito all’interno di un’inchiesta complessa, articolata, con una miriade di riferimenti a personaggi politici e ad operazioni condotte senza molti scrupoli ma rimaste tuttavia nel più assoluto riserbo, com’era del resto prevedibile. 

Oggi, a distanza di anni, la parentesi Trisaia si riapre con l’avvio della fase di bonifica annunciata da Laura Mongiello, titolare dell’Ambiente in Regione Basilicata, e con precisi riferimenti all’azione dell’Enea che si farà carico del progetto di ripristino dell’area ad assoluta vocazione turistica, a pochi passi dal mare Jonio immersa nella lussureggiante campagna di Rotondella,  in provincia di Matera. 


          

giovedì 9 gennaio 2025

CRONOPROGRAMMA DI SOGIN O BONIFICA DELLA TRISAIA?



                              


L'IMPIANTO ITREC, IL CUORE DELLA TRISAIA (De Rosa)


A che punto è il cronoprogramma annunciato da Sogin (la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza del materiale radioattivo) cronoprogramma presentato subito dopo la mobilitazione di Scanzano contro il deposito delle scorie e proiettato sino al tempo d’oggi? A illustrarlo per conto della società pubblica fu Carlo Jean, all’epoca numero uno di Sogin, il quale precisò nei dettagli che il compito del programma era quello di garantire piena sicurezza dell’impianto Itrec, il cuore della Trisaia, destinato al trattamento e al riprocessamento del combustibile nucleare esausto, quello di Elk River negli Usa, per intenderci, ma non solo.

A quanto si apprende, da parte di un portavoce della responsabile dell’Ambiente per la Basilicata, Laura Mongiello, se ne discuterà in un prossimo tavolo tecnico, del quale però non viene indicata la data possibile. Potrebbe essere un tavolo della trasparenza? Non è da escludere, tutto da verificare in ogni caso.

Frattanto il Dipartimento Ambiente annuncia l’avvio di una bonifica della Trisaia di Rotondella, quasi ai confini con la Calabria, per affrontare e risolvere i nodi del sito ex nucleare (ex fino a che punto?) in modo da fornire garanzie assolute alle popolazioni e all’ambiente. Si tratta per giunta di un’area a larga vocazione turistica, nota in campo nazionale, la costa Jonica lucana, parte viva dell’antica Magna Grecia. 

Il portavoce della Mongiello precisa, inoltre, che tutte le opere e gli interventi di bonifica saranno a carico dell’Enea, la struttura che nel vasto perimetro della Trisaia ha avviato ormai da tempo numerose attività in materia ambientale e di realizzazione di vari obiettivi anche sotto il profilo economico e produttivo.

Legittimo chiedersi a questo punto in che modo il Cronoprogramma di Sogin, che oggi dovrebbe trovarsi in una fase avanzata almeno stando alle comunicazioni del passato, può convivere con la bonifica della Trisaia a carico di Enea. Se i due progetti si sovrappongono o se, piuttosto, la bonifica annunciata dalla Mongiello mira a colmare un eventuale ritardo se non un possibile vuoto nell’attuazione del cronoprogramma stesso di Sogin. Tutto da conoscere e verificare in tempi ragionevolmente brevi.  

L'Itrec, sarà bene ricordarlo, ha una sua storia approdata finanche al Quirinale in seguito a un incidente nucleare. L'iniziativa fu del Procuratore della Repubblica di Matera, Nicola Pace, come testimonia il voluminoso fascicolo delle indagini condotte dal capitano dei carabinieri dell'epoca, Antonio Zaccaria.