F. Ford Coppola (foto da internet)
Mara Venier lo chiama affettuosamente “Zi' Ciccio”. Lui, Francis Ford Coppola noto regista del Padrino e di tante altre pellicole di successo, si sente a casa a sua, proprio come un italiano tra gli italiani. Con la bonomia e la semplicità dei lucani. Coppola ha infatti origini dalla Basilicata del tempo passato, quando il nonno Agostino fu costretto a emigrare negli Stati Uniti in cerca di lavoro da Bernalda, in provincia di Matera. Ciò avvenne agli inizi del Novecento, ma quell’evento è rimasto scolpito nella vita e nella personalità di Francis più italiano che americano, nello stile, nel costume, nel modo di essere. E negli Stati Uniti nacque Carmine, il padre.
La lunga intervista di Mara Venier nell’ultima domenica di questo giugno 2025 tocca gli aspetti personali, la vita privata non senza un riferimento al mondo d’oggi e al futuro. Coppola immagina, infatti, “un mondo pieno di gioia e di speranza” ritenendolo non un sogno ma una possibilità concreta. E poi aggiunge: “Dobbiamo realizzare un mondo migliore per i nostri figli, per i bambini.”
Accenti di una umanità che domina il regista, l’uomo il personaggio al quale Vincendo Mollica, grande giornalista del TG1, ha dedicato vari interventi nel corso della sua attività in Rai, sottolineando appunto le origini lucane del regista e dello sceneggiatore, sommerso addirittura da una serie di premi internazionali.
Un grande riconoscimento a questa terra del Mezzogiorno, che ha dato alla luce non un maestro, semplicemente, ma un genio, come lo definisce lo stesso Vincenzo Mollica.
“In tutto quello che fa si sente sempre il profumo della sua poesia e del suo stile.”