mercoledì 25 febbraio 2015

INTERVISTA AL GOVERNATORE DELLA BASILICATA, MARCELLO PITTELLA, SU PETROLIO E PRESA DIRETTA



Il più grande giacimento di petrolio in terra ferma in Europa, qual è quello della Basilicata, provoca mille ubriacature. Mille contrasti. Contraddizioni a non finire. Tutto materiale utile a chi vuole che l'opinione pubblica non sappia a chi dare ragione e a chi  torto. Che navighi insomma in un mare di equivoci e di informazioni errate.
La grande kermesse messa in scena dopo la trasmissione Presa diretta in fondo non fa altro che creare una enorme confusione: si parla di ecologismi superflui. Di Basilicata che tornerebbe a essere terra di pastori e contadini qualora le trivelle abbandonassero il suo territorio. 
E poi c'è una riflessione, assolutamente utile, sul binomio Matera 2019 - petrolio. Un binomio ricordato anche nella relazione del Procuratore antimafia.  Matera - petrolio in fondo riflette le due anime della Basilicata, mentre tutta la prospettiva, al netto di insinuazioni e chiacchiericcio inutile, riguarda il futuro di questa terra. 
Chi è chiamato in causa è il "patron" della Basilicata, il governatore Marcello Pittella, considerato di volta in volta un presidente petroliere, magari favorevole alla proliferazione delle trivelle, nonostante lo stesso Presidente Pittella abbia specificato che lui non intende favorire le compagnie a danno dei lucani, del loro futuro e della loro salute. 

"C'è un atteggiamento scientemente sostenuto, da parte di alcuni, che recupera grande sensibilità nell'opinione pubblica. 
Gli argomenti sono tanti, a parte il danno che, secondo alcuni, deriverebbe al territorio privato della propria vocazione turistica. O che rischia di essere trivellato in ogni dove, fino al settantasette per cento della sua superficie. Uno spauracchio e nient'altro a fronte di una possibile matura e responsabile partecipazione dei ragazzi, soprattutto del mondo della scuola al dibattito su questi temi. Cosa che ritengo utile e necessaria. Quando gli studenti vengono sollecitati rispondono perfettamente a questi stimoli che delineano scenari riguardanti il loro futuro. 
Sono contento, per questo, di  avere visitato alcune scuole e continuerò a farlo. L'esito è molto favorevole, al di lá di qualche pattuglia di guastatori che fanno della demagogia l'arma per poter screditare una regione."

In che modo è possibile far luce sugli aspetti essenziali della questione petrolio in Basilicata, evitando che l'articolo 38, noto ormai anche ai bambini, sia un elemento controverso, oggetto di contrasti e polemiche.

"Non è difficile conoscere come esattamente stanno le cose. La verità è che si usano luoghi comuni: 300 pozzi si sente dire in giro. Tutto falso. I pozzi sono ventisei quelli in attività. 
Si tratta di fare un'azione a tappeto, mostrando le carte, verificando uno per uno gli atti concreti: non si può parlare soltanto per partito preso e spaventare l'opinione pubblica. Bisogna fare insomma un lavoro capillare. Solo così si risale all'effettivo stato delle cose."

Presidente Pittella, le agenzie di stampa, e non solo, hanno battuto una Sua lettera di protesta all'indirizzo della trasmissione Presa Diretta di Rai Tre.

"Ho preso posizione poiché intanto la mia intervista è stata registrata due messi fa. Non solo. Non si parla delle modifiche importantissime intervenute frattanto in relazione allo Sblocca Italia e all'articolo 38. Cosa che non fa un'azione tendente a far conoscere l'esatto stato delle situazioni in atto. Al contrario. Io penso che un ruolo  importante, come quello che si affida alla televisione pubblica, debba per forza di cose essere orientato verso una conoscenza capillare della verità, senza nessuna forzatura." 

C'è tuttavia la possibilità di chiedere una rettifica, eventualmente una replica. 

"Abbiamo chiesto anche una copia del materiale attinente alla mia intervista durata ben quaranta minuti, dei quali nella trasmissione sono andati in onda meno di due minuti. Un minuto e mezzo all'incirca.
Si tratta di capire qual è stato il principio ispiratore della trasmissione stessa che, secondo quanto mi è sembrato, aveva un indirizzo specifico. Insomma, occorre andare a fondo per evitare che false opinioni e concetti errati possano conquistare l'opinione pubblica a danno della verità. Tutto qui."

   

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